Il Consumer Electronics Show di Las Vegas è esattamente quel che il nome promette: un muscolare show dell'innovazione. Oltre 2.500 aziende si preparano ad alzare i veli – da domani a domenica – su 20mila nuovi prodotti, disseminati su una superficie espositiva di 186mila metri quadrati. Ben sapendo che, in mezzo a questa sproporzionata messe di novità, solo poche (o pochissime) strapperanno il consenso del mercato planetario.
Ma il Ces, com'è solitamente chiamata la grande fiera dell'elettronica fra i deserti del Nevada, non è solo una competizione fra i Golia dell'industria digitale e centinaia di startup nel ruolo dei Davide, a colpi di fantasia, ricerca e lungimiranza. Per le aziende, è anche l'opportunità di scrutare fra le tendenze del mercato. E, per i consumatori, il tempo di ponderare le decisioni di acquisto, prossime o futuribili che siano.
Un esempio può tornare utile. Fra i piatti forti dello show, c'è la televisione in 3D. Apparentemente, il momento non potrebbe essere più propizio: dalle meraviglie tridimensionali dell'«Avatar» di James Cameron (nei cinema italiani arriva la settimana prossima) si intuisce che Hollywood si prepara a cambiare pelle per sempre. Eppure, la tivù con gli occhiali per il 3D che costa 12mila dollari a fronte di un irrisorio catalogo di film disponibili, conquisterà di certo la curiosità del pubblico, ma non ancora il suo portafogli. È vero che Disney, Sony e Imax si preparano ad annunciare – proprio a Las Vegas – l'avvio dei primi canali televisivi in 3D. Ma le nuove tivù restano roba per early adopters, come si chiamano in gergo i tecnofili con propensione all'acquisto anticipato.
Al contrario, una tendenza più chiara all'orizzonte è la fine del divario fra il pc e la tv. O, se preferite, il tanto atteso matrimonio fra schermo televisivo e internet. Tutti i grandi produttori hanno in catalogo almeno una tivù che si connette in rete, offrendo così un crescente ventaglio di opportunità digitali. A Las Vegas, ad esempio, Skype presenterà il nuovo Skype HD, la videotelefonata in alta definizione. E la giapponese Panasonic e la coreana LG riveleranno al mondo alcuni modelli di televisione a schermo piatto con Skype HD e una telecamera ad alta definizione incorporati: la videochiamata si potrà fare direttamente dal sofà. Così, sotto questa luce, non sarebbe troppo saggio acquistare un moderno televisore senza un'adeguata connessione a internet. Per chi è più interessato al look però, pare che la solita LG presenterà a Sin City – la «città del peccato», come chiamano Las Vegas in America – uno schermo spesso appena tre millimetri.
L'altra tendenza chiara all'orizzonte è l'evoluzione dei netbook (i piccoli pc portatili che sono stati l'hit del 2009). O, forse meglio: la confusione dei netbook. Al Ces ne saranno presentati di nuovi, più piccoli e più sexy ancora. Ma verranno annunciati anche i tablet touchscreen (sullo stile di quello che dovrebbe uscire dal cilindro della Apple il 27 gennaio). Poi 23 nuovi e-book che faranno concorrenza al Kindle della Amazon. E anche una miriade di smartbook, la nuova classe di gadget che debutta proprio in questi giorni a Las Vegas. Come suggerisce il nome, è qualcosa a metà strada fra un netbook e uno smartphone: sono sempre accesi, sempre connessi in rete e consumano poco.
A voler essere pignoli, al modernissimo Ces resta sempre valida un'antica tendenza: produrre oggetti ai margini dell'inutilità, che nessuno comprerà mai. Quest'anno c'è il robot ballerino, il sistema per videogiochi a immersione totale da 50mila dollari e, un po' più promettente, la maschera subacquea con la fotocamera incorporata.
